Oms, nel 2024 282 milioni casi di malaria e 610 mila morti
Ghebreyesus, "crescono decessi, rischiamo di tornare indietro"
Rallentano i progressi nella lotta alla malaria nel mondo. Lo scorso anno si sono verificati 282 milioni i casi di malattia, 9 milioni in più rispetto al 2013. Sono stati 610 mila i decessi, cresciuti di 12 mila unità rispetto all'anno precedente. Sono i dati contenuti nel rapporto annuale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) dedicato alla malattia. "I nuovi strumenti per la prevenzione della malaria ci stanno dando nuove speranze, ma affrontiamo ancora sfide significative", ha detto il direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus. "L'aumento del numero di casi e decessi, la crescente minaccia di resistenza ai farmaci e l'impatto dei tagli ai finanziamenti minacciano di far tornare indietro i progressi che abbiamo fatto negli ultimi due decenni". I dati mostrano come, dopo un rapido calo dei contagi dal 2000 al 2015, che ha portato l'incidenza da 79,4 a 59 casi per 1.000, dal 2016 si sia osservata un'inversione di tendenza con un aumento, al 2024, dell'8,5%. Trend simile per la mortalità, che ha osservato un rallentamento dei progressi a partire dal 2015, senza però che si sia andati incontro a un'inversione del trend. La patologia continua a essere confinata nel Sud del mondo e nel 2024, cinque soli Paesi hanno registrato quasi la metà di tutti i casi globali. Si tratta di Nigeria (24,3%), Repubblica Democratica del Congo (12,5%), Uganda (4,7%), Etiopia (4,4%) e Mozambico (3,6%). Anche la ripresa dei contagi è più connessa a fenomeni locali che a trend generalizzati. L'aumento dei contagi tra il 2023 e il 2024 è in gran parte ascrivibile alla crescita dei casi in Rwanda (+43,8%), Yemen (+34,3%), Madagascar (+27,7%) ed Etiopia (+26,7%). Quello dei decessi è quasi totalmente collegato ai trend osservati in Madagascar (+4.900 morti in un anno), Etiopia (+3.800) e Yemen (+932). Cresce intanto il fenomeno della resistenza ai farmaci antimalarici con ceppi resistenti riscontrati o sospettati in almeno otto Paesi.
K.Baro--ESF